MARIA GRAZIA COCO
MARIA GRAZIA COCO, pittrice e scultrice, diplomata all’Istituto d’Arte di Catania, da sempre impegnata nella ricerca artistica di nuovi stili espressivi, nelle sue opere si caratterizza per la raffigurazione di figure umane dalle forme e dai profili stilizzati, che, enfatizzati dall’uso studiato delle cromie, esprimono l’intensità delle emozioni, dei sentimenti e dei legami della vita, che travalicano e travolgono i limiti stessi del corporeo e delle forme, mescolandosi nel movimento e nella fusione delle anime. Le linee curve esprimono il dinamismo dei corpi che si intrecciano e fondono in una comunione di sentimenti, abbracci e amplessi, in cui il tema dell’Eros emerge come inarrestabile forza vitale che travolge e spinge il nostro spirito nella danza inarrestabile della Vita. I colori ad olio, stesi col pennello e con la spatola, delineano le figure chiare che emergono dai colori brillanti degli sfondi, azzurri, rossi, cremisi, arancio, rappresentando la plasticità delle figure, in un continuo impulso di ricerca espressiva, evidente anche nelle opere scultoree, su legno o argilla, in cui si esprime la corporeità e l’intreccio delle forme e dei movimenti.
Dagli anni ’90 Maria Grazia Coco ha partecipato a diverse mostre ed esposizioni tra cui ricordiamo: due edizioni della Rassegna d’Arte Accademica “Eliodoro” al Palazzo del Toscano di Catania (1997, 1998), il 26° concorso nazionale di pittura e grafica “Cristoforo Marzaroli” a Salsomaggiore Terme (2002), la collettiva "Katacloo' - Racconti di Teatro" presso il Teatro Metropolitan di Catania (2004), la 1° rassegna nazionale “Racconti di Sicilia” presso il comune di Bronte (2005), la collettiva di pittura presso la Galleria “Il Tempio” di Palermo (2007, 2008), la collettiva “Stili a Confronto” presso Palazzo Margutta a Roma (2008), la personale presso la sede dell’associazione culturale “PetraLavika” con inserzione sulla rivista “Katane” (2009). Le sue opere figurano nelle edizioni 2007 e 2008 nell’annuario d’arte moderna “Avanguardie Artistiche”, e si trovano presso collezioni private sia in Italia che all’estero.