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ROMUALDA SCIUTO in arte "ROMUA"

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ROMUALDA SCIUTO, in arte "ROMUA", nasce a Giarre (CT), dove frequenta l’Istituto d’Arte, apprendendo oltre alle tecniche pittoriche tradizionali, anche l’utilizzo dei telai manuali per la produzione tessile. Le sue prime influenze sono legate alla pittura ad olio ed allo stile figurativo, in particolare quello di artisti come Giovan Battista Tiepolo, Amedeo Modigliani e Paul Gaugin, tutti accomunati, a loro modo, dall’uso espressivo e innovativo del colore e dall’originalità della composizione pittorica. Le opere giovanili di Romualda, infatti, sono rappresentate da riproduzioni (“Vecchio con barba”, “Donna con pappagallo” di Tiepolo, “Viso di donna” di Modigliani) e sensuali ed espressivi ritratti femminili. Terminati gli studi, il percorso di Romualda sembra proseguire lungo i canonici binari della vita familiare e professionale, finché, dopo matrimonio del figlio, nel 2011, il suo estro creativo esplode improvvisamente e tumultuosamente, con la produzione, in pochi mesi, di decine di dipinti, che si discostano dal figurativo e dalle tecniche classiche per rivolgersi ad un astrattismo caratterizzato da un sapiente accostamento di accese cromie e intrecci di linee geometriche. Queste sue prime produzioni astratte, apprezzate nella sua prima personale svoltasi nel dicembre 2011 nella Sala Consiliare di Francavilla di Sicilia, si innestano su soggetti reali, come foglie, coralli, conchiglie o rami, oppure virano verso il geometrismo stilizzato e dominato dalle forti sfumature cromatiche. Già l’anno seguente, nella sua quarta personale “Emozioni” svoltasi al Collegio Santonoceto di Acireale, il suo stile si delinea in maniera più incisiva e personale, e l’artista si presenta al pubblico con il nome d’arte “Romua”, espressione di un nuovo “IO” artistico e personale. Per “Romua” infatti l’astrattismo si configura come un mezzo per esprimere in piena libertà le emozioni sopite e improvvisamente liberate dal peso delle responsabilità e dei ruoli imposti dalla vita, e l’arte appare come un incessante ricerca del Sè, in cui sciogliere i conflitti interiori e scoprire e portare alla luce le emozioni più profonde e inconsce dell’Io. Le opere sono realizzate con colori acrilici, lucidi e sgargianti, su supporti di grandi dimensioni, dove esprimere più liberamente il tumulto e l’esplosione delle proprie emozioni, e, sebbene eseguite a mano libera e senza schemi preparatori, si caratterizzano per la composizione armoniosa delle forme e delle cromie e per la continua ricerca della resa estetica. Caratteristica è la presenza delle linee curve, rese corpose dai colpi di spatola, spesso contrapposte ai dettagli mosaicati e frammentati: le curve, le volute, i cerchi, accostati all’uso ricorrente della foglia d’oro, ci trasmettono un senso di opulenza, voluttà e positività, mentre le raffigurazioni “spaziali” esprimono il meraviglioso viaggio dell’Io alla ricerca delle origini della Creazione e del Sé. Di contro, “Romua” si accosta anche alle tematiche sociali, in particolar modo quelle legate alla crisi socio-economica attuale e alle angosce da essa generate, anche attraverso l’uso di supporti “poveri” come il cartone, cui si contrappone, in un perenne spirito positivo e reattivo, l’uso dell’oro o di elaborate cornici lignee dorate o argentate. Nella sua continua ricerca espressiva e sperimentazione creativa, Romua si riaccosta saltuariamente allo stile figurativo con originali raffigurazioni di ritratti femminili, avvolti da colori sgargianti e linee sinuose e luminose, così come nelle originali produzioni di sculture in legno, realizzate con pezzi sagomati, dipinti in acrilico e assemblati secondo un originale schema compositivo.

 

All'arte di Romualda Sciuto, ben si addice la frase George Bernard Shaw: "Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e.... l'opera d'arte per guardare la propria anima."

Dalla sua prima personale svoltasi nel 2011, Romualda Sciuto ha riscosso in brevissimo tempo un grande successo di critica e di pubblico, allestendo altre ben 7 personali nel giro di due anni: “Il Cammino dell’Io Recondito” nella Sala Messina dell’ex Pescheria di Giarre (2011), “Babilonia” nella Sala Agostiniana di Piazza del Popolo a Roma (2011), “Emozioni” nella cappella annessa al Collegio Santonoceto di Acireale (2012), presso i portici del Palazzo di Città di Riposto (2013), nelle Sale del Museo di Palazzo Cagnone a Francavilla di Sicilia (2013) e presso il ristorante "La Collegiata" di Catania (2015) e la personale allestita al Museo “Francesco Durante” di Letojanni (2013). Ha partecipato, tra le altre, alle mostre collettive “EXPO” ed “ARTE” all'Orto Botanico Catania (2014), "Artes Magnae in Ortigia" a Siracusa (2014), "Collage d'arte e cultura" a Palazzo Cagnone di Francavilla (2014), Taormina arte (2014), "Acqua" al Museo del Castello di Mola a Castelmola (2015), “Crociferi Arte” presso la chiesa di S. Camillo ai Crociferi di Catania (2015), Omnia Arte Festival al Castello Normanno di Aci Castello (2015), "Dieci Maestri a Ragalna" (2015), “Top Model” al Palazzo della Cultura di Catania (2015), “Artisticamente” al Borghetto Europa di Catania (2015), “The Credentials of Art" - "Premio Agrigento Arte" al Museo Palazzo dei Filippini di Agrigento (2015), II edizione del premio "Charm of Art" a Torre Archirafi (2016), l'esposizione organizzata dell’associazione femminile “F.I.D.A.P.A.” al Salone degli Specchi di Giarre (2016), "ArtEos al Monumentale" nel complesso monumentale "Guglielmo II" di Monreale (2016), "Astratto e Reale" alla Galleria Cimabue di Firenze (2016), "Primavera del Talenti di Sicilia" organizzata da OmniArtEventi alla Villa delle Arti di Gravina di Catania (2017); "Dalla forma al colore" presso la Galleria 149 di Palermo (2018).

​

E. C.

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